È disponibile online il nuovo quaderno operativo elaborato dall’ANCI, pensato come strumento di supporto per gli enti locali chiamati ad aggiornarsi rispetto ai recenti obblighi normativi in materia di trasparenza amministrativa.
La guida, accessibile gratuitamente, propone indicazioni pratiche e modelli esemplificativi per agevolare l’adozione dei nuovi schemi di pubblicazione imposti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che diventeranno obbligatori a partire dal 13 novembre 2025. Il documento nasce con l’intento di affiancare amministrazioni comunali e metropolitane in una fase di cambiamento strutturale, offrendo un vero e proprio vademecum tecnico-giuridico utile a comprendere e implementare correttamente le disposizioni previste dalla Deliberazione ANAC n. 495 del 25 settembre 2024.
Con la delibera n. 261 del 2024, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) inaugura una nuova fase per la trasparenza amministrativa. L’intervento normativo aggiorna in modo sostanziale la sezione “Amministrazione Trasparente” dei siti web istituzionali, introducendo criteri uniformi di pubblicazione dei dati. Un passo importante per rendere le informazioni pubbliche più facilmente consultabili da cittadini, media e stakeholder, e al contempo ridurre gli oneri organizzativi per le amministrazioni.
Il cuore della riforma è l’adozione di tredici schemi standardizzati, cioè modelli predefiniti per organizzare e pubblicare documenti, dati e informazioni. Di questi, tre sono immediatamente obbligatori, mentre altri dieci potranno essere utilizzati in via sperimentale.
I tre schemi vincolanti riguardano ambiti cruciali per la trasparenza:
L’impiego delle risorse pubbliche (art. 4-bis del D.lgs. 33/2013), che mira a rendere tracciabili e comprensibili i flussi di spesa e i costi sostenuti dall’amministrazione;
La struttura organizzativa dell’ente (art. 13), con l’obiettivo di offrire una visione chiara di uffici, organigramma, responsabili e competenze;
I controlli interni (art. 31), per garantire visibilità sui meccanismi di verifica e sulle attività di autocontrollo attivate per prevenire inefficienze o illeciti.
Ogni modello specifica il formato dei dati, la frequenza di aggiornamento e le modalità di pubblicazione, così da assicurare una presentazione omogenea e facilmente leggibile, in grado di superare la frammentazione oggi riscontrata nei portali istituzionali.
Consapevole delle difficoltà tecniche e organizzative che il nuovo assetto potrebbe comportare, l’ANAC ha previsto una fase transitoria di dodici mesi. Fino al 13 novembre 2025, dunque, non saranno avviate attività sanzionatorie o ispettive per la mancata adozione dei nuovi schemi, a condizione che vengano comunque garantiti i contenuti minimi previsti dalla normativa vigente.
Questo periodo “cuscinetto” è pensato per permettere agli enti di aggiornare i propri sistemi informativi, formare il personale coinvolto nella gestione della trasparenza e rivedere i processi interni alla luce dei nuovi standard.
I restanti dieci schemi, non ancora vincolanti, coprono aree fondamentali della vita amministrativa, dalla produzione normativa interna alla gestione delle performance, fino alla pubblicazione dei bilanci, dei contributi erogati e dei servizi offerti ai cittadini.
La sperimentazione volontaria di questi modelli sarà accompagnata da una raccolta sistematica di feedback da parte degli enti che decideranno di adottarli. Un processo partecipativo che permetterà ad ANAC di valutarne l’efficacia operativa, individuare criticità applicative e raffinare gli standard in vista di una possibile estensione generalizzata in futuro.
La platea dei destinatari della nuova disciplina è particolarmente ampia. Non riguarda soltanto Comuni, Regioni e amministrazioni centrali, ma anche enti pubblici economici, ordini professionali, autorità indipendenti, società a partecipazione pubblica, fondazioni e associazioni controllate da enti pubblici, oltre ad altri soggetti privati che esercitano funzioni pubbliche o gestiscono fondi pubblici.
La struttura degli schemi, tuttavia, non è rigida: ANAC ha previsto margini di adattamento per tenere conto delle diversità organizzative dei vari soggetti. In questo modo, la riforma riesce a coniugare uniformità e flessibilità, ponendosi l’obiettivo di promuovere una cultura della trasparenza integrata e funzionale, capace di rispondere alle esigenze di accessibilità e partecipazione dei cittadini, ma anche di semplificare e razionalizzare il lavoro degli uffici pubblici.
In questo contesto la Golem Net SB, software house specializzata in soluzioni dedicate alle PA e presente all’interno del market place AgID e qualificata come Azienda destinata a fornire prodotti in modalità SaaS (Software as a service), si mette a disposizione dei soggetti che devono adeguarsi e rispettare tutti gli obblighi legati alla Trasparenza Amministrativa, compresi quelli introdotti per l’anno in corso.
Grazie al pacchetto dedicato alla Trasparenza Amministrativa, dal nome SitiPA, Golem Net mette a disposizione dell’Ente una soluzione completa e conforme a tutti gli obblighi normativi dei siti web della Pubblica Amministrazione.
L’applicativo offre infatti una gestione delle sezioni Amministrazione Trasparente e Società Trasparente particolarmente efficiente, all’insegna del rispetto intransigente dei criteri di accessibilità e usabilità.
Inoltre, tramite il modulo web Online PA, risulta semplificato l’inserimento e la contestuale gestione degli atti da pubblicare nell’Home Page del sito web istituzionale, nelle sezioni apposite previste dalla normativa.
Si tratta di Software che rendono più semplice il rispetto di questi adempimenti da parte degli utenti in base agli obiettivi della Direttiva UE 2016/2102.
Il team altamente qualificato dell’azienda offrirà così il supporto necessario al pieno adempimento anche di questi nuovi obblighi e, in caso di non conformità parziale o totale alle disposizioni di legge, pianificherà il conseguente adeguamento. È possibile richiedere una demo personalizzata compilando qui la form sul portale dedicato oppure in alternativa si può scrivere un messaggio WhatsApp al numero 342 014 7374 o una mail a [email protected]